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Scopri il PUMS

Nel 2019 la Città metropolitana di Roma Capitale ha avviato il processo di redazione del PUMS, intraprendendo un primo percorso di partecipazione insieme alle amministrazioni dell’area metropolitana. Tale processo è terminato con lo sviluppo di un documento contenente le “Linee di indirizzo per la redazione del Piano Urbano della Mobilità sostenibile (PUMS)” approvato con Decreto della Sindaca metropolitana n. 122 del 28.10.2019.

La ripresa dei lavori nel 2021 e la prosecuzione del percorso di partecipazione ha reso necessaria, tuttavia, una fase di aggiornamento delle linee di indirizzo formulate nel 2019. Nello specifico, si è dovuto tenere conto dei cambiamenti contestuali che hanno caratterizzato l’ultimo periodo. Per citarne alcuni: la pandemia da Sars-CoV2, il Green New Deal (Fit for 55), il PNRR, il cambio di attori istituzionali così come nuove norme e regolamenti entrati in vigore.

I dettagli del processo sono consultabili nell’Allegato 2 del Volume 1 del PUMS, così come nel Report della prima fase di partecipazione, che è stata dedicata all’aggiornamento degli obiettivi e dei quadri conoscitivi del PUMS e dei Piani di Settore. Puoi consultarli nella sezione Documenti.

Timeline del PUMS metropolitano

Coerentemente con quanto stabilito dalle linee di indirizzo emanate dalla Commissione Europea, il PUMS è definito come lo strumento di pianificazione strategica volto a sviluppare una visione di sistema della mobilità che traguarda un orizzonte temporale di lungo periodo, indicativamente un decennio, proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica attraverso azioni orientate a migliorare l'efficacia e l'efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l'assetto territoriale e gli sviluppi urbanistici.

Il PUMS si configura, quindi, come documento strategico la cui funzione preminente è quella di mettere a sistema le politiche per la mobilità e gli interventi sulle infrastrutture con le strategie di carattere economico, sociale, urbanistico e di tutela ambientale. Lo strumento di Piano così concepito orienterà lo sviluppo del sistema della mobilità metropolitana in un’ottica strategica di lungo periodo che prevede monitoraggi regolari, valutazione dei risultati conseguiti ed eventuale adozione di correttivi nell’ambito di un “piano processo” strutturato e dinamico capace di garantire con continuità l’efficacia delle strategie individuate.

L’area metropolitana romana, infatti, rappresenta una metropoli arcipelago unica nella sua grandezza e molteplicità, in essa vivono le città storiche, le città industriali e post-industriali, le città dei porti, le aree rurali e dell’Appennino. La grande sfida da cogliere è quella di costruire un tessuto connettivo, rappresentato da reti di mobilità efficienti e resilienti, capaci di collegare ciascuna “città-isola” alle altre dell’arcipelago.

Il PUMS di Città metropolitana di Roma Capitale è sviluppato in modo tale da rispondere alle esigenze di mobilità dell’agglomerato metropolitano nella sua interezza, perseguendo l’obiettivo di migliorarne la vivibilità attraverso un sistema dei trasporti sostenibile e inclusivo che garantirà a tutti l’accessibilità ai servizi pubblici e lavorativi, migliorando la sicurezza delle persone e delle merci, riducendo l’inquinamento ed emissioni di gas serra, contribuendo a contenere il consumo di energia, aumentando l’efficienza ed economicità del trasporto di persone e merci così da incrementare l’attrattività e la qualità del contesto servito.

il Piano ambisce a creare quelle condizioni di accessibilità diffusa, prossimità e inclusività, che garantiscono il benessere sociale e territoriale. A tal fine il PUMS dovrà assumere il ruolo di orientamento delle politiche di mobilità metropolitane sostenendo la Città Metropolitana nell'esercizio del proprio ruolo di raccordo tra i diversi livelli di pianificazione per la mobilità sostenibile e di regia e coordinamento delle fasi di implementazione del Piano Strategico Metropolitano. Tale ruolo cardine è emerso in maniera distinta nel lavoro specifico di armonizzazione e affinamento del PUMS di Roma Capitale, approvato con DAC 14/2022, con il PUMS di Città metropolitana di Roma Capitale. I due enti hanno infatti lavorato in sinergia attraverso un apposito gruppo di lavoro interistituzionale, individuando le soluzioni adeguate all’integrazione tra i due Piani e i due livelli di pianificazione. Lo sforzo congiunto ha contribuito così a creare un PUMS in grado di contemperare sia le esigenze del capoluogo, sia quelle dei comuni metropolitani e dell’intera area vasta.

Gli elementi portanti su cui si poggiano le analisi tecniche necessarie a sviluppare la visione del PUMS sono costituiti da due pilastri: partecipazione e dati.

Il processo partecipativo ha accompagnato tutto il percorso di redazione del Piano. La raccolta delle priorità espresse da diversi attori e territori e dalle successive analisi, ha consentito di ricavare informazioni utili per la formulazione di politiche più mirate e adatte alle esigenze delle diverse categorie di attori, territori e comunità presenti sul territorio metropolitano romano, per una progettazione dal basso e cooperativa. La partecipazione ha consentito anche di creare sinergie positive tra i vari uffici tecnici di Regione, Città metropolitana, Comuni, operatori e gestori del trasporto pubblico. Coinvolgere permette infatti di formulare politiche mirate, per andare oltre l’approccio one size fits all. La co-progettazione risulta particolarmente necessaria per piani di tipo metropolitano e assolve al ruolo di coordinamento che la Città metropolitana è chiamata a svolgere. La fase di ascolto delle esigenze è culminata nella produzione di una graduatoria di priorità degli obiettivi del PUMS che rappresentano un chiaro e condiviso mandato a cambiare l’attuale paradigma di mobilità dell’area metropolitana romana:

  1. Miglioramento del trasporto pubblico
  2. Miglioramento dell’intermodalità con il trasporto pubblico
  3. Aumento della sicurezza stradale
  4. Sviluppo della smart mobility
  5. Miglioramento dell'accessibilità per utenti con disabilità e/o a mobilità ridotta

Non si possono tuttavia tralasciare le peculiarità e le diverse priorità emerse da una dettagliata analisi in base alle varietà territoriali e sociodemografiche dell’area metropolitana romana. Risultano evidenti alcune differenze principali: il miglioramento dell’intermodalità con il trasporto pubblico è un tema che a Roma si posiziona oltre la metà della classifica (11° posto su 19), mentre per gli altri Comuni ha un’importanza molto più spiccata, tanto da posizionarlo al secondo posto. La possibilità di agevolare combinazioni di viaggio che prevedono ad esempio auto+treno o bici+treno rappresenta infatti un’esigenza importante per i comuni metropolitani.

I dati hanno rappresentato il secondo pilastro del Piano. Bisogna conoscere quantitativamente il territorio se lo si vuole guidare verso una sua evoluzione. Sono state utilizzate perciò tutte le forme di acquisizione di informazioni, dalle tradizionali indagini sul campo e interviste telefoniche, all’uso dei Big Data generati sia dalle scatole nere delle automobili che dalle celle telefoniche. L’attenta ricostruzione del quadro informativo ha permesso di ottenere precise informazioni sulla quantità di domanda che si sposta, sulle sue caratteristiche in funzione di specifici profili e sulle abitudini di mobilità.

Le strategie, invece, traducono la visione degli obiettivi e modellano gli indirizzi e le azioni da intraprendere al fine di soddisfare gli obiettivi stessi. L’articolazione delle 33 strategie del PUMS metropolitano prende le mosse dal paradigma ASI (Avoid - Shift - Improve):

  • AVOID - strategie volte alla riduzione delle percorrenze in automobile (meno viaggi, meno km, meno auto),
  • SHIFT - strategie volte alla diversione modale (es. modifiche comportamenti utenti, nodi di interscambio, etc.),
  • IMPROVE - strategie rivolte allo sviluppo tecnologico/infrastrutturale e del rinnovo del parco veicolare circolante.

Le strategie generano 106 azioni distinte che si possono distinguere in due grandi macrocategorie: azioni che hanno una funzione di indirizzo e azioni che determinano specifici interventi. La sfida ambiziosa del Piano diviene quindi quella di scandire il cambiamento della mobilità metropolitana, proporre nuove occasioni di mobilità sul territorio, offrire valide alternative all’auto privata, nel rispetto degli obiettivi di sostenibilità e abbattimento delle emissioni proposti da tutte le policies nazionali e internazionali.

Il risultato a cui tende il PUMS è quello di un’importante riduzione del trasporto privato a favore di modalità non inquinanti, garantendo una maggiore offerta di trasporto pubblico. Le azioni sono quindi incentrate sulla costituzione del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) e di una rete di Trasporto Rapido di Massa della Capitale, in grado di svolgere il duplice ruolo di sistema urbano e metropolitano. I Centri di Mobilità, come snodo intermodale, in questa visione hanno il compito di invertire l’anacronistico paradigma basato sull’uso prevalente dell’automobile, a favore del nuovo modello che privilegi spostamenti e comunicazioni sempre più equi e sostenibili.

Gli obiettivi generali del PUMS metropolitano e i relativi gruppi di macro-obiettivi, riformulati grazie all’opera di aggiornamento prevista nella prima fase del processo partecipativo, si articolano in 24 macro-obiettivi, di cui 17 provenienti dagli obiettivi minimi dettati dal MIT, e 7 provenienti dalle Linee Guida del Biciplan e dalle consultazioni con gli stakeholder (obiettivi specifici). I 24 macro-obiettivi del PUMS si possono raggruppare in 5 obiettivi generali:

  • Accessibilità: assicurare l'accessibilità alla mobilità di persone e merci in un'ottica equa e inclusiva
  • Efficienza: sviluppare un sistema della mobilità metropolitana sostenibile ed efficiente
  • Sviluppo: favorire lo sviluppo del territorio aumentando la competitività economica e la sostenibilità ambientale
  • Vivibilità: migliorare la qualità della vita e dell'ambiente urbano
  • Sicurezza: rendere più sicura la mobilità urbana a tutela di persone e veicoli

Il set di macro-obiettivi si può ricondurre a 5 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) che costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030 e che dovranno essere realizzati entro il 2030 a livello globale da tutti i Paesi membri dell’ONU, tenendo conto in maniera equilibrata delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (economica, sociale ed ecologica). Il set di macro-obiettivi formulato per il PUMS metropolitano di Roma risponde infatti alle categorie dell’Agenda 2030 relative a:

  1. Benessere e salute
  2. Ridurre le disuguaglianze
  3. Città e comunità sostenibili
  4. Lavoro dignitoso e crescita economica
  5. Lotta contro il cambiamento climatico

 

Lista degli obiettivi del PUMS metropolitano e connessione con gli obiettivi nazionali ed internazionali